La lettura è un viaggio interpretativo che trova un senso che si da con la voce. Il bambino ama la lettura in inglese perché ama te, la tua voce è il timone.
Non leggere in maniera affrettata, ma in modo calmo; allena la tua voce, leggere molto e conoscere i testi ti fa acquisire sicurezza. Non leggere libri che non ti piacciono, ma soprattutto non ostinarti a leggere un libro che non piace a lui, però puoi leggere in modo adeguato all’età di tuo figlio.
Se i bambini sono molto piccoli amano le voci strane, l’effetto sorpresa o l’espressione dei tuoi occhi o del tuo viso. Neil Griffiths, che oltre ad essere un autore di libri per bambini è anche uno storyteller inglese, dona ai genitori alcuni suggerimenti preziosi, soprattutto per quei genitori che non si sentono in grado di leggere storie ai loro bambini, ancor di più se in inglese, afferma:
“There is a storyteller in all of us”, è vero c’è un narrastorie in ognuno di noi. Uno dei primi consigli che Neil ci offre è quello di non iniziare a leggere la storia immediatamente.
Afferma: “Don’t rush into a story!”, che vuol dire non affrettarti ad entrare nella storia, ma introducila, parla un po’ dei personaggi, torna alle immagini, descrivile, questo crea suspense e curiosità nel bambino. Se siete alle prime armi con la lettura in inglese, ti suggerisco di introdurre la storia in italiano e se essa riguarda un personaggio in particolare, poni l’attenzione su di esso, indica l’immagine come per presentarlo dicendo: Look! A bear!
Neil inoltre ci dice: “Face expression is so important; my face was alive!” L’espressione del tuo volto è molto importante, il tuo viso deve essere vivo, i bambini molto piccoli ci osservano attentamente e notano ogni sfumatura del nostro viso, sorridi, guardali negli occhi, loro capiscono tutto ciò che vivono, sono spugne in tutti i sensi, non li sottovalutare! Non avere paura di creare “sound effects”, cioè suoni.
I tuoi figli ameranno una voce strana che usi quando parla una strega o il verso del cane se è lui che sta parlando nella storia. Neil conclude dicendo; “Gesture is very important”, gesticolare, muovere le mani è molto importante, per rendere l’idea di un itchy bear ad esempio, cioè un orso che ha il prurito, Neil ha riprodotto il movimento del grattarsi. “So use your body!” Usa il tuo corpo, dice Neil e non avere paura, i tuoi figli non ti giudicano, ma si divertono se tu ti divertirai.
I bambini imparano tantissimo da ciò che facciamo e da ciò che siamo, ci imitano e assorbono le nostre emozioni, se tu non avrai paura di ciò che stai facendo e se crederai in te stesso e avrai fiducia nelle vostre potenzialità, riuscirete a creare la vostra routine di lettura in inglese che vi aiuterà moltissimo nell’apprendimento dell’inglese.
Molte scuole di lingua pubblicizzano corsi di inglese per bambini vantando un metodo naturale.
Ma che cos’è il metodo naturale?
L’approccio naturale nell’apprendimento linguistico si ottiene quando si è immersi in un contesto spontaneo (cioè il meno possibile costruito) tutto inglese.
Le lezioni che solitamente si tengono a scuola invece sono spesso artificiali e preparate, si lascia davvero poco spazio alla spontaneità, perché molte volte le insegnanti sono costrette a seguire un protocollo rigido, quasi un copione di teatro con frasi meccaniche da ripetere e far ripetere si bambini.
Questo approccio sicuramente non può essere considerato naturale e nemmeno può considerarsi efficace.
Se è vero che si insegna inglese ai bambini perché si vuole ricalcare il modello di apprendimento della lingua madre, è pur vero che il bambino impara per immersione, cioè quando si trova in un ambiente che non è lezione e quando questo insegnamento avviene attraverso la relazione, cioè il relazionarsi con una persona che si prende cura di lui, meglio se il genitore.
Se il bambino segue un corso di un’ora a settimana e poi basta non raggiungerà mai nessun livello di inglese nemmeno dopo tanti anni di corsi.
Mio figlio ha 4 anni e gioca, parla, si relaziona in inglese in maniera naturale, spontanea. Non comprende solo frasi standard e artificiali, ma la lingua che è qualcosa di vivo e non strutturato.
Non è attraverso la perfezione che passa l’apprendimento, ma attraverso la passione che tu saprai trasmettere a tuo figlio per la lingua.
Vivi insieme a lui quel mondo, crea occasioni per vivere la lingua, fai attività con lui in inglese, questo è l’unico modo per ottenere risultati.
Abbi fiducia in voi e mettiti subito a lavoro!!
La rigidità nell’offrire un libro ad un bambino è sempre sbagliata, diceva Gianni Rodari “il verbo leggere non sopporta l’imperativo”, e indicava i ”Nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura”, che sono i seguenti:
1. Presentare il libro come un’alternativa alla TV
2. Presentare il libro come un’alternativa al fumetto
3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
5. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura
6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura
7. Rifiutarsi di leggere al bambino
8. Non offrire una scelta sufficiente
9. Ordinare di leggere per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura
(tratti dal libro di Gianni Rodari ”Scuola di fantasia” Editori Riuniti 1992)
Anche se questi 9 esempi spesso si pensa si riferiscano ai bambini più grandi, in realtà valgono anche per i bambini molto piccoli. Devi far in modo che tuo figlio si innamori del vostro momento della lettura in inglese e per ottenere questo per prima cosa bisogna che ami anche tu la letteratura per l’infanzia, anche se non sei una specialista del settore dell’insegnamento delle lingue devi però essere interessata all’inglese e ai libri per bambini, la scoperta è più gradevole se la si condivide.
Se tuo figlio vedrà te appassionata e interessata alla scoperta di luoghi inesplorati, cioè quelli della lettura in un’altra lingua ne sarà coinvolto anche lui.
Nella nostra cultura la lettura è vista come studio e quindi come sacrificio, ma nella cultura inglese, ad esempio, la lettura ha un’altra accezione grazie alla tradizione dello storytelling, cioè del narrare storie, che si dissocia dalla lettura accademica per dirigersi verso quella che Ermanno Detti definisce “lettura emotiva”, cioè quella delle favole, delle filastrocche, dei racconti orali; la lettura del tempo libero per sognare e per stare insieme.
La lettura deve essere sempre un momento piacevole, mai un obbligo, sempre e soprattutto se i bambini sono piccoli. Si motiva alla la lettura se si prova insieme piacere, questo è il segreto per far acquisire a tuo figlio, ma anche per acquisire tu stesso, il comportamento del lettore abituale nella lingua inglese.
Per questo, ci sono sicuramente dei libri più adatti ai bambini più piccoli, ma il livello lo si definisce in base ai vostri gusti e soprattutto grazie alla confidenza acquisita con l’oggetto libro, più leggi, più aumenta questa confidenza.
Come regalo per il nuovo anno ti lascio qui una lista di libri consigliati da leggere inglese dai 0 ai 3 anni, cioè prima che il bambino vada alla scuola dell’infanzia.
Se ti è piaciuto questo articolo e pensi che la lista di libri da leggere in inglese prima della scuola dell’infanzia sia utile ad altre mamme impegnate nel percorso di bilinguismo condividilo.
Ricorda che dipende solo da te se il monolinguismo è curabile.
Lilli