Un’insegnante madrelingua inglese per i tuoi bambini? Basti tu!

Sì, hai letto bene.

Non serve investire centinaia o migliaia di euro in una insegnante madrelingua inglese per insegnare la seconda lingua ai tuoi bambini.

Il segreto risiede nella relazione.

Ovvero nella creazione di una routine quotidiana in lingua inglese dove tu interagisci con il tuo piccolo, fin da quando è nel pancione (a proposito di consiglio di leggere il mio articolo “Quando iniziare a insegnare l’inglese ai bambini? Da subito!”). 

I bambini ci imitano, i bambini ci prendono d’esempio, i bambini vogliono stare con noi.

Per questo sei importante TU e la tua motivazione affinché tuo figlio impari davvero l’inglese.

“A good attitude and a strong motivation: ways to encourage my child to learn the language”.

Un atteggiamento positivo e una forte motivazione: questi sono gli elementi essenziali affinché tuo figlio impari davvero l’inglese.

Il fatto che solo i madrelingua o gli insegnanti possono insegnare una seconda lingua ai bambini è un falso mito.

Lo ripeto sempre alle mamme del mio gruppo Facebook Mamma Bilingue

 

Solo un’insegnante può insegnare l’inglese ai bambini: smontiamo questo falso mito

Nel libro The Bilingual Edge, Kendall King e Alison Mackey (docenti di linguistica alla Georgetown University) ci ricordano che:

“Children have an amazing ability to learn language, and acquisition occurs even though adults do not always speak perfectly”.

In pratica, i bambini hanno questa straordinaria abilità ad imparare la lingua, e l’acquisizione avviene anche se gli adulti non parlano sempre perfettamente

Una delle cose più belle dell’apprendimento della prima lingua da parte di un bambino è che questo accade in maniera naturale nonostante le imperfezioni e le mancanze che lo circondano.

Ogni lingua contiene falsi inizi, esitazioni, interruzioni, frasi frammentate, parole abbreviate o errori grammaticali.

Il tuo inglese non è perfetto, ma il tuo italiano lo è? 

Anche la prima lingua contiene delle imperfezioni, ma non sono le imperfezioni a impedire che il tuo bambino apprenda la sua prima lingua.

Le ricerche in campo linguistico dimostrano che quanto più un bambino interagisce con adulti, fratelli più grandi o coetanei tanto più sviluppa la sua abilità linguistica.

La vera chiave è l’esperienza, non la purezza linguistica: quanto più un bambino fa esperienza della lingua, tanto più la impara.

Quindi l’insegnante madrelingua può far parte dell’apprendimento linguistico quando i bambini iniziano ad avere 4 o più anni, ma l’importante è che tu mamma non ti vergogni di parlare inglese perché non ti senti linguisticamente perfetta.

Anche se la tua competenza linguistica dell’inglese è limitata, infatti, puoi garantire comunque importanti fondamenta della lingua.

Mito sfatato.

Sei una mamma con conoscenza basica dell’inglese?

Crea piccoli momenti solo vostri in lingua e trasmetti tutta la tua gioia e il tuo interesse.

Il tuo esempio sarà fondamentale per il futuro dei tuoi figli.

D’altronde, lascia che chiarisca un altro punto spinoso che mi sta a cuore…

Non è colpa tua se non sai l’inglese

Lo vado dicendo da anni ormai (guarda qui se non ci credi). 

Magari hai studiato inglese alle medie e alle superiori, eppure vai in crisi se devi farti capire dal cameriere in un ristorante a Londra. Oppure quando hai bisogno dell’inglese al lavoro.

Il problema non sei tu

La colpa è della scuola italiana e di come le lingue vengono insegnate (vedi il mio post “Insegnare l’inglese ai bambini: perché il sistema scolastico non basta”).

Non puoi lasciare che tuo figlio riviva la tua stessa situazione imbarazzante.

Abitualo al suono dell’inglese prima che puoi.

Vuoi delle semplici attività per abituare l’orecchio dei tuoi figli all’inglese?

  1. fagli vedere i cartoni solo in inglese (abituali fin dall’infanzia, perché se li ascoltano anche in italiano poi li vorranno solo in quella lingua) 
  2. in auto ascolta musica per bambini in lingua inglese e cantala con loro
  3. leggi un libro in inglese prima di dormire ogni giorno

Vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare…

Ma io non sono portata per l’inglese!

Le mamme spesso mi chiedono:

  • Pensi che posso leggere un libro in inglese a mio figlio anche se il mio inglese non è perfetto?
  • Credi che posso trasmettere errori grammaticali a mio figlio parlandogli in inglese?
  • Pensi che mio figlio prenderà la mia pronuncia imperfetta se comunico con lui in inglese?

Come vedi, tante altre mamme hanno le stesse tue preoccupazioni.

Rallegrati, perché molte di loro sono riuscite lo stesso a donare il superpotere del bilinguismo ai propri piccoli. 

Il segreto?

Pensare a lungo termine.

Se infatti ragioni solo a breve termine, la tua attenzione si ferma ai danni che puoi fare, invece di esercitarti per migliorare.

Secondo Chris Biffle, insegnante ed esperto di pedagogia: 

“The more you repeat something, an action or a thought, the more brain space is dedicated to it”.

Più ripeti qualcosa, un’azione o un pensiero, più esso acquista spazio nel cervello.

Più ti eserciti, più migliorerai.

Domandati:

Come voglio che crescano i miei figli?

Evita di usare la scusa “non sono in grado” solo per affidare l’incarico dell’apprendimento dell’inglese a esterni come a insegnanti madrelingua o a scuole private (luoghi che a volte fungono solo da “parcheggi” – sull’argomento ti consiglio il mio post Lezioni private in inglese ai bambini piccoli? Te le sconsiglio).

Perché in gioco c’è il futuro dei tuoi figli e del mondo che con loro possiamo costruire.

E se sbaglio la pronuncia?

Non preoccuparti, la pronuncia è irrilevante nell’apprendimento.

Inoltre, non esiste la pronuncia perfetta.

L’inglese di uno scozzese, australiano, canadese, irlandese è perfetto?

Pensa a questa cosa: tuo figlio impara l’italiano solo se parli alla perfezione?

Certo che NO, lo impara lo stesso, anche se non commetti degli errori.

Tu, con il tuo atteggiamento gli trasmetti la passione per la lingua inglese.

Non è la perfetta conoscenza della lingua che permette a tuo figlio di imparare a comunicare in inglese, ma il fatto che l’inglese lo parla qualcuno che lui ama.

La magia del tempo vissuto insieme a tuo figlio è la chiave per l’acquisizione naturale della lingua.

Se non sai qualcosa ammettilo e insegna la curiosità!

Cerca il significato o la pronuncia delle parole che non conosci in internet, scegli i libri più facili, chiedimi consiglio, ma non mollare.

E soprattutto non temere di non capire ogni singola parola, lasciati aiutare dalle immagini così come fa un bambino… dimentica gli anni di sofferenza scolastici e goditi la musicalità di una nursery rhymes

Anche se non capirai ogni singola parola, avrai comunque mosso i primi passi verso l’inglese. 

SVILUPPA LA TUA FIDUCIA.

Ce la puoi fare, dico davvero.

Come lo so?

Perché lo vedo accadere ogni giorno.

Non lasciarti bloccare dalla paura di sbagliare o perché hai paura del giudizio dei vicini.

“Yes you will have haters, but keep speaking English to your kids”.

Se qualcuno critica, sii gentile: la loro avversità può derivare da una paura, magari la gentilezza può alleviare la paura.

Ricorda che se ti vergogni, anche i tuoi bambini possono provare vergogna. 

Ma se sei sicura e orgogliosa di ciò che stai facendo, allora lo saranno anche loro.

Insegna a tuo figlio che è anche bello essere diverso, questo rafforza la sua autostima e la sua indipendenza e lo aiuterà ad adattarsi ovunque vada!

Pensa quale occasione d’oro stai dando a tuoi figlio e ricordati il detto giapponese:

“la  mente dei tre anni dura per cent’anni”.

Bastano davvero 10 minuti al giorno di inglese per creare la nuova abitudine dell’inglese. Una volta che quei 10 minuti saranno regolari, sarai pronta per aggiungere altro.

Si tratta di un esercizio, un gioco, una canzone, che all’inizio può anche  essere sempre la stessa. 

Ripetere le stesse azioni non è sbagliato

I bambini amano ripetere le stesse cose, te ne sarai accorta!

Approfittante… per te sarà più semplice e per lui divertente… il bambino non si annoia a ripetere la stessa azione, al contrario, quella ripetizione lo fa sentire sicuro e protetto, per questo la desidera e te la chiede.

Il potere del “parentese” secondo il British Council

Tu come hai imparato la tua lingua madre? 

Ascoltando per prima cosa i tuoi genitori parlare.

Giusto?

Bene.

Ecco perché un apprendimento linguistico naturale deve passare per forza traverso il genitore.

Anche se conosci poco o quasi per niente l’inglese il tuo impegno varrà più di qualsiasi scuola di inglese.

E non lo dico io.

Lo dice il British Council, ovvero l’ente che promuove l’inglese in tutto il mondo.

Pensa che recentemente ha parlato di “Parentese”, affermando che

“parents, even with a basic knowledge of English, can successfully support their young child learning”.

Ovvero, anche i genitori con una conoscenza base dell’inglese possono supportare con successo l’apprendimento del loro bambino.

Nel dizionario inglese “maternese” ha questa definizione: 

“the special sing-song way in which parents vocalize to their infants”. 

In altre parole, il parlare con dolcezza e melodia al neonato tipico delle mamme.

Il sing-song, cioè quella melodia che appartiene solo al maternese, è la componente naturale dell’apprendimento linguistico. 

Il British Council afferma che i bambini possono imparare la lingua straniera anche attraverso i commenti ad alta voce che nel quotidiano pronunciamo o semplicemente descrivendo cosa sta accadendo. 

Let’s put it here. 

There. 

Look. 

I’ve put it on the table. 

Do you like it?

(Mettiamolo qui. Lì. Guarda. L’ho messo sul tavolo. Ti piace?).

Se il bambino non può o non sa rispondere alle tue domande non importa, perché prima ancora che il bambino parli, il bambino ascolta.

Quindi, anche se non sa rispondere, rispondi tu al suo posto ciò che vorresti che rispondesse.

Oh look! What is it? It’s a glass! 

Nominando le cose che usate nel quotidiano anche il bambino si abituerà a impararne il significato e associerà la parola all’oggetto. 

Pian piano saprà rispondere anche lui. 

Pronunciare il nome delle parole utili nella vita di tutti i giorni aiuta il bambino a confermare che quello che sta imparando è giusto. 

Canta con i tuoi figli

Esatto, canta anche se sei stonata.

Non avere paura.

I bambini non ti giudicano!

Canta al tuo neonato con voce lieve.

Canta al bimbo più grandicello con toni più alti.

Quando canti con loro non serve una voce intonata.

Serve che i bambini ascoltino qualcuno che canta con espressività e soprattutto guardandoli negli occhi.

E non preoccuparti se i bambini non cantano. 

Non tutti i bambini cantano, ciò non significa che non siano interessati.

[Trovi tante canzoni nel mio post Canzoni in inglese per bambini: dalla pancia fino ai 5 anni.]

Parole d’ordine per insegnare l’inglese ai bambini: convinzione e perseveranza

Il segreto per avere un figlio che sappia parlare un inglese fluente?

La convinzione che se si espone all’inglese fin da piccolo stai facendo qualcosa di veramente importante per lui. 

La tua costanza influisce positivamente nel processo di bilinguismo. 

La lingua è una cosa viva, non usarla la rende arrugginita. 

Tanto è vero che se un bambino inglese si trasferisce in Italia e smette di parlare la sua lingua madre la perderà.

Se però tu sei convinta che è importante imparare l’inglese da bambini e ti adoperi a creare un contesto esperienziale… gli darai gli stimoli giusti per apprendere la seconda lingua.

Non sentirti mai inappropriata, anche quando non capisci tutto perfettamente.

Goditi il suono della lingua e la bellezza dell’esperienza. 

Abbi fiducia nelle possibilità tue e dei tuoi figli.

Lasciare ai tuoi bambini in eredità una seconda lingua e l’apertura mentale è qualcosa di impagabile. 

Se sei d’accordo con me, ma non sai da dove iniziare…

… puoi leggerti la mia guida gratuita MAGIC TALES – Come sfruttare il potere delle storie per insegnare l’inglese a tuo figlio

Troverai al suo interno 7 consigli che ti eviteranno inutili grattacapi durante i momenti di lettura insieme a tuo figlio.

Il momento della lettura è infatti uno dei modi più potenti di comunicare tra genitore e bambino.

In questi momenti insieme rafforzi la vostra relazione, rendendo possibile l’apprendimento dell’inglese.

 

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Buon divertimento!

 

Lilli

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