La rivoluzione di Mamma Bilingue

Il mondo non è più quello di una volta.

Quando ero una bambina e non è stato troppi anni fa, potevamo giocare in strada con i vicini.
Si radunavano sotto casa schiere di bambini.

Bastava una palla, un elastico o un gessetto per disegnare a terra il gioco della campana, chi se lo ricorda?
Ci bastava stare insieme.
Scendere in strada e trovare dei bambini per giocare era la cosa più normale del mondo.

Io vivevo in campagna, ma avevo la fortuna di avere mia nonna in paese.
E non c’era fine settimana o estate che non trascorrevo da lei per giocare con i miei cugini e
gli altri bambini del quartiere.

Nonostante non vivevo lì e non avevo con tutti i bambini quella confidenza che viene dal frequentarsi, era normalissimo fare subito amicizia per giocare insieme:

– No paura
– No diffidenza
– No pregiudizi

Certo anche qualche anno fa chi viveva in una grande città non era libero come in provincia,
ma l’Italia è piena di piccole ridenti cittadine e credo che molti di quelli che mi leggono possano capire quando parlo della facilità di relazioni e di quella tranquillità nell’accudire i bambini che contraddistigue il nostro passato. 

Oggi invece è tutto diverso. A volte capita che anche nei paesini non si conosca il vicino di casa, mentre una volta il vicinato era una risorsa.

I bambini non scendono più in strada a giocare e non hanno la libertà che avevamo noi perché:

– Il traffico è aumentato e non si può lasciare che i bambini scendano in strada da soli…una macchina potrebbe metterli sotto.

– si ha paura delle persone nuove perché non si sa mai chi potresti incontare!!!

In questo clima di totale sfiducia (peraltro ampiamente giustificata) penso che la vita prima era più facile.
Si dormiva con la chiave alla porta, le mamme erano più tranquille e i bambini più liberi.

Abbiamo sempre meno tempo perché siamo tutti carichi di impegni, presi da una vita frenetica
tanto che anche gestire i nostri figli è diventato complicato.
Se lavori non sai dove o a chi lasciarli e se stai a casa i bambini rischiano di annoiarsi perché non ci si riunisce come una volta, non si incontrano più tanti bambini con cui passare del tempo.

Spesso si ripiega nelle attività pomeridiane, per cui i nostri figli frequentano mille corsi, che spesso sono dei “parcheggi”. Dovrebbero essere occasioni formative, dei modi per dare spazio ad una passione, ma il più delle volte troppe attività non fanno altro che stressare i nostri bambini già carichi delle responsabilità scolastiche.

Questo nei migliori dei casi, perché spesso il rimedio per far passare del tempo in sicurezza ai nostri figli, senza che si annoino, è lasciarli davanti alla televisione o attaccati ad un tablet.

In questo modo si è più liberi di fare le faccende o di cenare con tranquillità.

Non ti sei mai trovato al ristorante davanti alla scena di mamma e papà che mangiano e parlano (a volte nemmeno tanto parlano) e figlio attaccato ad uno schermo perso nei video giochi?

Troppe volte si preferisce la strada più comoda! Lasciare un bambino di fronte al cellulare o a qualsiasi altro schermo ci permette di avere tempo per noi in un mondo in cui di tempo ce n’è poco.

Un sano sviluppo della personalità dipende dalle interazioni che la persona stabilisce con l’ambiente esterno nel corso della sua evoluzione.
La mancanza di relazioni  pregiudica lo sviluppo cognitivo e affettivo-relazionale dei bambini.

La possibilità di sperimentare esperienze sociali positive si ripercuote positivamente sulla formazione dei nostri bambini.

La rivoluzione pacifica è quella di recuperare del tempo da passare con i nostri bambini.
Per fortuna, nonostante tutto, esistono ancora delle persone che non hanno perso la speranza

e credono che un futuro migliore ci attende e che un altro mondo è possibile.
Ognuno nel proprio piccolo può costruire qualcosa di valido …
anche se tutto sembra andare per il verso contrario.

In qualsiasi attività se il genitore è presente l’apprendimento è doppio,
perché la prima vera relazione che il bambino costruisce è quella con il genitore.

Un modo per trascorrere del tempo con il tuo bambino è quello di condividere degli interessi e fare delle attività insieme.
Per allargare gli orizzonti del tuo bambino e dargli la possibilità  di avere relazioni con il resto del mondo,
avere amicizie ovunque e viaggiare…sicuramente è necessario condividere l’apprendimento di una secoda lingua.

Ma se desideri che  apprenda l’inglese è necessario che lo accompagni nel suo percorso di apprendimento.

Invece di scegliere la strada più facile di lasciarlo davanti ad un tablet per avere più tempo per sistemare casa,
prova a leggere con lui un libro in inglese, la casa può aspettare.

Leggere insieme è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e relazionale del bambino.
Il gesto di leggere insieme è in apparenza banale, ma  al contario rende il tuo bambino più forte!
La lettura, oltre a sviluppare la relazione con i genitori, apre la mente del bambino sviluppandone il ragionamento.

Un bambino che non passa ore in solitudine a fondersi il cervello davanti ad uno schermo,
ma legge libri in famiglia o insieme ad altri bambini sarà un bambino più forte perché in grado di ragionare.

Saper usare la tecnologia è ormai un’attitudine che hanno tutte le nuove generazioni, saper leggere e inventare storie utilizzando la fantasia e saper scrivere è una competenza che va recuperata.

Vi aspettavate una sommossa popolare, invece la rivoluzione di Mamma Bilingue è lenta e pacifica perché parla di stare insieme, di recuperare il tempo e abbattere la diffidenza.

“L’unico problema che abbiamo è quello di non lasciarci travolgere dai bambini, che non smetterebbero mai di giocare, di scoprire nuove cose, attraverso tutte le loro potenzialità sensoriali. Senza limitazioni di alcun tipo”, diceva Bruno Munari.

E allora se vogliamo un futuro migliore lasciamoci travolgere dai bambini, passiamo più tempo con loro e creiamo occasioni di incontro con altri bambini…si tratta di un percorso lento e che va di pari passo con il progresso.
Non si tratta di mollare ogni mezzo tecnologico per un ritorno al passato, ma semplicemente recuperare del passato solo gli elementi positivi: il tempo, i libri, le relazioni.

La strada è dura ma necessaria. Sono convinta che l’obiettivo è raggiungibile se si agisce insieme!

Sono i bambini gli adulti del futuro…buona rivoluzione a tutti!

Lilli

 

 

 

 

 

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