Molti genitori credono di non essere in grado di parlare inglese ai loro figli, il loro inglese non è perfetto cosi pensano sia meglio non usare la lingua, perché hanno paura di insegnare un inglese sbagliato ai loro bimbi o peggio di confonderli e fare danni.
Spesso i genitori mi mostrano la loro preoccuazione chiedendomi:
- pensi che posso leggere un libro in inglese a mio figlio anche se il mio inglese non è perfetto?
- credi che posso trasmettere errori grammaticali a mio figlio parlandogli in inglese?
- pensi che mio figlio prenderà la mia pronuncia imperfetta se comunico con lui in inglese?
Altri genitori invece affermano di NON RIUSCIRE a leggere in inglese ai loro bambini e di non avere l’occasione di parlare o fare attività in inglese con i propri figli per MANCANZA DI TEMPO.
Proprio qualche giorno fa una mamma mi ha detto:
“Mi ero proposta di leggere più spesso in inglese a mia figlia, ma lei non mi segue e mi sono scoraggiata”.
Pochi giorni prima un’altra mamma ha scritto:
“Trovo molto difficile dedicare tempo all’inglese, soprattutto ora con due bambini, poi cucinare, pulire…i compiti”.
La paura di sbagliare e la mancanza di tempo sono due dei motivi per cui spesso si rinuncia ad un progetto.
Se sei consapevole che è ormai di primaria importanza conoscere almeno due lingue per garantire la possibilità di un futuro migliore a tuo figlio in un mondo sempre più globalizzato e competitivo, allora non lasciarti intimidire dal falso mito di non essere in grado di insegnare inglese al tuo bambino.
Una delle cose più belle dell’apprendimento della prima lingua da parte di un bambino è che questo accade in maniera naturale nonostante le imperfezioni e le mancanze che lo circondano.
Ogni lingua contiene falsi inizi, esitazioni, interruzioni, frasi frammentate, parole abbreviate o errori grammaticali.
Il tuo inglese non è pefetto, ma il tuo italiano lo è? Anche la prima lingua contiene delle imperfezioni, ma non sono le imperfezioni ad impedire che il tuo bambino apprenda la lingua materna.
A volte la paura ci frena in molteplici situazioni anche per l’inglese:
– ho paura che si confonda
– ho paura che ritardi a parlare
– ho paura di insegnargli un accento sbagliato
Viviamo in un mondo di terrore, la paura ormai ci frena in qualsiasi scelta. Anche prendere un aereo ormai ci fa paura. Siamo bloccati, chiusi, abbiamo persino paura di condividere idee, di esprimerci, si è persa quella solidarietà, quella collaborazione che caratterizzava il lavoro italiano e la società italiani.
Quello di cui oggi abbiamo bisogno è di fiducia e di coraggio.
Fiducia nei confronti dei nostri figli perché in questo modo li aiutiamo a crescere e del coraggio di assumersi la responsabilità di portare avanti un progetto.
Pensare ad obiettivi a lungo termine può allora aiutarci ad assumere qualche rischio nel presente. Se infatti ragioniamo solo a breve termine, la nostra attenzione si ferma ai disturbi o ai danni, alla paura di un accento imperfetto o di una parola sbagliata, ma più ci si può esercitare in qualcosa e meno si corre il rischio di farsi male nel farla.
Dice Chris Biffle, insegnante ed esperto di pedagogia: “The more you repeat something, an action or a thought, the more brain space is dedicated to it”.
“Più ripeti qualcosa, un’azione o un pensiero, più esso acquista spazio nel cervello”.
Più ci si esercita a parlare inglese e più si diventa bravi a comunicare in inglese.
Se invece ragioniamo a lungo temine, domandandoci come desideriamo che i bambini e i ragazzi crescano, non solo in merito ai propri talenti personali, ma come individui sociali e membri di una comunità, allora la spinta ad avere fiducia si rafforza.
Dobbiamo tornare ad assumerci le nostre responsabilità:
- la mancanza di tempo
- il non essere portati
- il non essere in grado
sono scuse che ci diamo quando siamo stanchi ed è così che si affida l’incarico dell’apprendimento dell’inglese ad esterni come a scuole private o scuola pubblica con scarsi risultati, luoghi che a volte fungono solo da “parcheggi”.
Ma è questo che davvero vuoi per tuo figlio? O davvero vuoi che sia un adulto libero che in un mondo competitivo abbia competenze tali (tra queste sicuramente una delle più importanti è conoscere una seconda lingua) da sapersi destreggiare nell’ambito del lavoro e delle relazioni umane in modo dignitoso.
“Tutto ciò che dai ti ritorna presto o tardi. Così dedica il tuo tempo a ciò che veramente ti importa”.
Il segreto per imparare l’inglese da bambini sta nella frequenza, cioè nell’importanza di creare una routine quotidiana in lingua inglese (tutti i giorni) e nella RELAZIONE.
I bambini ci imitano, i bambini ci prendono da esempio, i bambini vogliono stare con noi.
Per questo sei importante TU e la tua motivazione affinché tuo figlio impari davvero l’inglese.
“A good attitude and a strong motivation: ways to encourage my child to learn the language”.
Un atteggiamento positivo e una forte motivazione: questi sono gli elementi essenziali affinché tuo figlio impari davvero l’inglese.
“Perché in gioco c’è il futuro dei nostri figli, ma c’è anche quello del mondo che con loro possiamo costruire: chiuso, diffidente, ostile, oppure aperto, accogliente, fiducioso”.