[Yes you will have haters, but keep speaking English to your kids]
La scelta di parlare inglese a tuo figlio viene spesso criticata?
Tua madre, tua suocera, tua cognata ti prendono per pazza?
E ti stressano con infinite ansie tipo:
. il bambino si stressa se gli parli inglese
. il bambino si confonde se gli parli inglese
. il bambino ritarda a parlare italiano se gli parli anche un’altra lingua
. è inutile e sprechi solo tempo è troppo piccolo.
Avrai sempre qualcuno che ti rema contro ma tu continua sulla tua strada che è quella giusta!
Se sai quanto è importante l’inglese per tuo figlio, prendi parte sl suo percorso di bilinguismo, non affidarti ad altri, non delegare tutto alla scuola.
Continua a leggere e scoprirai perché anche se tuo figlio frequenta una scuola di inglese, non parla inglese.
Ti racconto una storia.
La storia di una mamma che ha creduto in un sogno, in un progetto.
Quella mamma ha parlato al suo bambino in inglese da sempre, fin dal pancione pur essendo italiana.
Mossa dall’amore per le lingue e dalla consapevolezza che conoscere tante lingue fa bene al bambino per diversi motivi:
. apre la sua mente
. rende il bambino più aperto a nuove culture e nuove amicizie
. sarà una risorsa per il suo futuro.
I risultati sono arrivati gradualmente, ma fin da subito sono stati evidenti.
Il bambino sembrava comprendere quella lingua diversa anche quando ancora non sapeva parlare.
Le prime paroline in inglese sono venute fuori un pò alla volta proprio come quelle italiane.
Poi un bel giorno mamma e figlio si sono dovuti recare all’estero per un paio di mesi ed è successo un “miracolo”, che poi tanto miracolo non è.
In poco tempo, nell’arco di poche settimane il bambino è cresciuto ha iniziato a parlare benissimo in italiano e a comunicare perfettamente in inglese, così in poco tempo quasi come per magia!
Aver lasciato l’Italia per un periodo è stato uno sprint, una specie di accelleratore.
La prima lingua utile non era più l’italiano, ma l’inglese, la lingua segreta di mamma e figlio era diventata la lingua mezzo per conoscere altri bambini, per fare amicizia.
I bambini usano la lingua di cui hanno veramente bisogno, così come è successo a quel bambino che trovandosi in una situazione di reale bisogno ha tirato fuori tutto l’inglese che era dentro di lui.
In un posto in cui sentiva gli altri parlare una lingua diversa da quella di sempre, ha iniziato ad utilizzare la prima lingua diversa che conosceva, cioè l’inglese, che aveva assorbito negli anni. Mentre prima il suo inglese era ridotto a parole o brevi frasi, durante e dopo aver fatto quel viaggio, l’inglese è diventato lingua formata da strutture grammaticali complesse.
Un viaggio è quello di cui hai bisogno per cementare, per dare a tuo figlio la prova dell’esistenza della vostra lingua segreta.
In quell’occasione farà amicizia con i bambini che troverà in giro e questo lo aiuterà ad imaparare a comunicare.
Non puoi pretendere che tuo figlio parli inglese senza fare l’esperienza di un viaggio in un posto in cui può sentir parlare la lingua che gli stai insegnando, cioè senza rendersi conto che ci sono anche tante altre persone che parlano l’inglese, non solo tu e lui, o lui e la sua insegnante.
Mi stupì una reazione di mio figlio quando un giorno gli feci vedere un video in cui c’era una bambina inglese che cantava Old Mac Donald had a farm, mi disse:
. “Mamma ma anche quella bambina parla come noi!”
Era convinto che nessun bambino parlasse inglese!
Un viaggio è indispensabile se l’inglese è già a casa vostra, solo se già hai creato con tuo figlio una routine di inglese quotidiana, se insomma tutti i giorni ti impegni a stabilire e alimentare una relazione tra di voi in inglese.
“Keep the end goal in mind: developing children’s bilingual abilities and identities is more important than the temporary discomfort of others”.
Tieni a mente l’obiettivo finale: sviluppare le capacità e l’identità bilingue dei bambini è più importante del disagio temporaneo degli altri.
Se qualcuno si lamenta, spiegagli il motivo per cui stai parlando in inglese al tuo bambino; forse quelle stesse persone finiranno per apprezzare la tua motivazione, o addirittura penseranno che sia un’ottima e interessante ragione.
Se qualcuno critica, sii gentile: la loro avversità può derivare da una paura, magari la gentilezza può alleviare la paura.
Ricorda che se ti vergogni, anche i tuoi bambini possono provare vergogna. Ma se sei sicuro e orgoglioso di ciò che stai facendo, allora lo saranno anche loro.
Abbi fede, più ci si abitua alla lingua e più sarà facile.
Insegna a tuo figlio che è anche bello essere diverso, questo rafforza la sua autostima e la sua indipendenza e lo aiuterà ad adattarsi ovunque vada!
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Lilli